New Entry politica

 

Periodicamente, nel palcoscenico nazionale, emergono figure molto particolari depositari di pensieri molto elementari che attraggano quelle persone che hanno bisogno di semplificatori per sentirsi partecipi. La maggioranza dei politici usa terminologie e costruzioni di pensiero incomprensibili ai più e quando incrociano qualcuno che con chiarezza esprime quattro concetti ecco che scocca la scintilla e questa new entry politica diventa il nuovo, ennesimo, salvatore della Patria. Purtroppo dopo che questa infatuazione è passata e la stella di questi personaggi tramonta si devono mettere al lavoro i cosiddetti tecnici che devono rimediare, a volte non riuscendoci, ai danni provocati. Il problema diventa molto più serio quando si comincia a creare confusione tra il pensiero del singolo e quello dei componenti di una delle Istituzioni della Repubblica. E’ chiaro che se un dirigente generale di un apparato gerarchicamente strutturato esprime delle opinioni circa le caratteristiche somatiche di una persona o l’orientamento sessuale dei cittadini ecco che nella cittadinanza  può nascere il sospetto che i componenti di quella Istituzione la pensino come il suo dirigente e ciò può diventare un problema. Qual è il limite oltre il quale un’Istituzione diventa politicizzata? A mio avviso bisogna mettersi al lavoro per aggiornare le normative vigenti per evitare situazioni di confusione che porterebbe a scenari finora inediti e non esplorati dagli esiti imprevedibili.

Domenico Catalano, cittadino di Villa Lagarina

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