41 bis tra rivolte in carcere e criminalità organizzata
Art.41 bis tra rivolte in carcere e criminalità organizzata L'articolo 41 bis è stato introdotto con la Legge 10 ottobre 1986 nr. 663 (Legge Gozzini) che modificava l'ordinamento penitenziario italiano con la finalità di isolare coloro i quali si rendevano protagonisti di azioni delittuose all'interno degli istituti di pena ad esempio partecipando o promuovendo rivolte. Dopo la strage di Capaci, dove trovò la morte il giudice Giovanni Falcone e la sua scorta, il 41 bis venne esteso, con decreto legge 08.06.1992 nr. 306 (Decreto antimafia Martelli-Scotti), anche ai detenuti con sentenze passate in giudicato per associazione a delinquere di stampo mafioso nonché per indagati o imputati per la stessa fattispecie criminosa al fine di evitare un collegamento tra queste persone e l'esterno nel timore che alcune strategie, pensate in carcere, potessero raggiungere i sodali sia ristretti che quelli in libertà. Attualmente legge indica con esattezza le fattispecie delittuo...